FGA working paper no.35 - I nuovi laureati al giudizio dei direttori del personale

La ricerca si basa sulle risposte a un questionario articolato date da 226 direttori del personale, che rappresentano imprese per un totale di circa 300.000 occupati in diversi settori, con una prevalenza del manifatturiero._x000d_ L’indagine fornisce risposte ai seguenti interrogativi: (1) Qual è il giudizio dato dai direttori del personale sui nuovi laureati e sulla riforma del 3+2? (2) Quali sono i profili dei laureati maggiormente ricercati dalle imprese? (3) Quali sono i singoli Atenei che godono di maggior credito presso le imprese?_x000d_ La grandissima maggioranza degli intervistati considera i laureati fondamentali per la propria impresa ed ha effettuato assunzioni di neolaureati negli ultimi tre anni, con una preferenza per i laureati magistrali, ma con assunzioni anche di laureati triennali. Rimarcano, tuttavia, che la proliferazione dei titoli della riforma universitaria ha reso più complicata la selezione del personale in quanto il “prodotto” universitario ha perduto la sua riconoscibilità: le imprese hanno oggi maggiori difficoltà a riconoscere le competenze sottostanti “un’etichetta” di laurea._x000d_ Secondo il direttore del personale di un’impresa intenzionata ad assumere, il candidato ideale deve avere innanzitutto una buona conoscenza della lingua inglese e almeno un anno di esperienza di lavoro, con un voto di laurea preferibilmente superiore a 100 e un’età ancora lontana dalla soglia dei 30 anni._x000d_ Infine tra gli Atenei con un più ampio raggio reputazionale, l’esercizio segnala il primato della Bocconi e del Politecnico di Milano, seguite dal Politecnico di Torino, la Statale di Milano, la LUISS di Roma, la “Cattolica” di Milano e l’Università “Federico II” di Napoli.

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